Ma Maria non fa solo questo, poiché appoggia anche gli studenti che non possono permettersi lo studio. Michela Bolognani si reca a Mosca per i suoi studi 4 anni fa e qui conosce Maria. Subito nasce l’idea di fare qualcosa di più per questi bambini e così decidono di portare alcuni di questi ragazzi in Italia per alcuni giorni. Decidono così di far imparare ad Artur, Dima, Dima, Maràt, Masha, Ira e Lesha la versione russa di Pinocchio (il cui titolo russo è "Il burattino") in lingua italiana.
E così i sette ragazzi giungono per una settimana in Italia nel 2008 e a Pasturo rappresentano la loro opera.
Nel 2008 nasce così "MIR – Amici di Maria Onlus" ("mir" in russo significa "Mondo" e "Pace"). In questi 4 anni, prima 7, poi 8, poi 13 e infine quest’anno 18 bambini e ragazzi sono venuti qui in Valsassina e Lecchese per circa un mese. Mir si è infatti occupata di trovare altre famiglie (coppie o single) che, oltre alle 7 originarie, ospitassero alcuni orfani di un orfanotrofio di Mosca per un mese. E così ogni anno, ogni famiglia dona ospitalità ad un orfano (sempre lo stesso negli anni).
"Questa esperienza è molto importante poiché in questo mese i ragazzi crescono, vedono una realtà diversa e provano l’affetto di una famiglia che gli vuol bene. Inoltre acquistano anche alcune capacità pratiche di tipo domestico e accrescono la loro autostima grazie all’assegnazione di alcune piccole responsabilità domestiche."
Così racconta Michela, l’ideatrice del progetto.
In autunno verrà organizzato anche un seminario con uno psicologo moscovita operante nella triste realtà degli orfanotrofi. L’appuntamento è aperto sia alle famiglie che già aderiscono al progetto sia a quelle a cui potrebbe interessare. E’ possibile trovare maggiori informazioni sul sito: www.associazione-mir.it che fra pochi giorni sarà aggiornato con le foto di quest’anno. I bambini, arrivati qui i primi giorni di agosto, lasceranno domattina l’Italia per tornare in Russia.
Artur ha 17 anni, è la quarta volta che viene in Italia (è stato uno degli attori sopracitati).
"Ho passato questo mese in modo molto interessante; ho visto molto, sono stato a Lecco, Milano e Bergamo. Ho imparato ad essere più responsabile con me stesso e con gli altri, ho aiutato molto anche in casa e finalmente inizio a capire e parlare meglio l’italiano, conoscendone anche più a fondo la cultura. Sono cresciuto!"
Nikita invece ha 11 anni ed è il suo secondo soggiorno in Italia.
"Mi sono trovato bene. Sono contento, ho pure comprato e scelto i miei nuovi occhiali. E’ sempre stato tutto bello. Mi piacerebbe tantissimo ritornare. Mi trovo molto bene in famiglia, anche se ogni tanto si litiga, ma allora se è colpa mia faccio pace, altrimenti cerco di riappacificare".
Nella foto sotto i genitori dei bambini