PRIMA E DOPO VAN DE SFROOS/QUELL’ATTESA ”ALLA VALSASSINESE”



Sotto il solleone del pomeriggio valsassinese, in tanti hanno atteso l’apertura dei cancelli per trovare un posto vicino al palco che ha ospitato il cantautore lombardo; col passare delle ore, l’attività intorno all’area Sagra è diventata frenetica, con l’arrivo di migliaia di persone per il concerto. Organizzazione perfetta, dalla polizia locale che smistava le macchine in arrivo verso i parcheggi, passando per i parcheggiatori che con destrezza distribuivano i posti liberi rendendo la circolazione ordinata e composta.Già dalle prime ore del pomeriggio, i ragazzi e ragazze hanno iniziato ad avvicinarsi alla "Fornace" per assistere al concerto di Davide Van De Sfroos.

In tanti, in attesa dell’inizio, mangiavano fuori dell’area spettacolo qualche salamella, mentre il flusso di persone continuava ad arrivare e mettendosi in fila cercava di arrivare all’ingresso.
 
Una attesa tutta valsassinese, con file ordinate, qualche battuta simpatica ma niente di esagerato. Parcheggi pieni e biglietti disponibili ma quasi esauriti dimostrano l’interesse della gente per questo grande cantautore.
 
Qualche goccia arrivata all’improvviso, accompagnata da un boato dal pubblico presente allo spettacolo non ha rovinato la serata che è iniziata qualche minuto dopo il previsto.
 
Due ore di concerto con grande entusiasmo dentro e fuori, con alcuni (pochi) che in gruppetti ascoltavano Davide Van De Sfroos nei dintorni dell’area Sagra.
 
A fine concerto, cosi come erano arrivati, sono partiti: ordinatamente e in silenzio, tanti i pareri, dal "molto bello", allo "spettacolare", al "non mi è piaciuto più di tanto" arrivato soprattutto dagli adolescenti i quali, si attendevano altre canzoni "più moderne", ma comunque, come loro stessi hanno detto, "il Van, è sempre il Van".
 
 
 

 

 

 

 

 

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