Sono in qualche modo possibilisti i due sindaci di Casargo e Margno, che si riservano di commentare la manovra quando non ci saranno più incomprensioni sul tema. Per ora è quindi rimandato l’accorpamento dei Comuni, che non riscuote le simpatie dei due primi cittadini, ma solo a causa della (finora) scarsa comprensione.
“È ancora presto per parlare degli accorpamenti tra i Amministrazioni comunali, ma penso che per risparmiare avrebbero potuto tagliare da altre parti”. Sono le parole di Pina Scarpa, sindaco di Casargo, uno delle dieci municipalità lecchesi destinate a scomparire secondo la manovra redatta pochi giorni fa dal Governo. “Alla luce di ciò che è stato deciso da Roma – continua il primo cittadino – non si può dire altrimenti se non di aspettare e valutare cosa si farà concretamente, quando ci si siederà tutti insieme intorno a un tavolo. La base numerica che è stata posta nella manovra non è sempre reale. È vero infatti che abbiamo meno di mille residenti, ma durante i fine settimana e nella stagione estiva le persone che pernottano all’interno del territorio comunale sono circa 7000 se non di più. A Casargo ci sono tantissime seconde case, ma bisogna elargire servizi anche per chi trascorre solo la villeggiatura. Il paese inoltre è molto esteso e abbiamo anche due alpeggi che ora sono diventati zone residenziali”. La soluzione, secondo Scarpa, è solo quella di sedersi a un tavolo per poi decidere riguardo al futuro, “ma prima” dice “bisogna capire cosa realmente vogliono attuare. Ora l’unica cosa da fare è aspettare gli eventi senza tirarmi indietro e facendo la mia parte”. Il sindaco di Casargo non sarà però tra i primi cittadini che settimana prossima andranno in Regione a manifestare “perché non voglio fare rimostranze, sono fiera e onorata di portare la fascia tricolore e non solo in pubblico”. In ogni caso sarà ligia al dovere: “Aspetto l’evoluzione dei fatti, dopo di che mi rimetterò a ciò che sarà deciso dall’alto”.
“Mi sembra una cosa buttata lì” dichiara il sindaco di Margno Massimiliano Malugani riguardo alla manovra. “Non si capisce più nulla – continua il primo cittadino margnese – prima sembrava che le piccole municipalità si dovessero accorpare tra loro, poi si è parlato anche di altro. Ora aspetto di capire di preciso come si evolve la situazione e solo allora mi riserverò di giudicare”. Malugani quasi sicuramente non sarà presente alla manifestazione di lunedì prossimo causa impegni lavorativi, ma sottolinea che “con il cuore ci sarò”.