Cosa dicono gli espositori? Sono entusiasti se sono alla loro prima esperienza. "Molta gente è interessata", commentano. E garantiscono la loro presenza per l’anno prossimo. I veterani hanno notato un certo atteggiamento prudenziale nella spesa, ma al bilancio dell’ultimo giorno rivelano risultati simili alla scorsa edizione. E i visitatori che commentano? Qualcuno quasi con un punto di orgoglio rivela di essere un aficionado puntuale ad ogni edizione, altri più austeri scivolano via affermando: "Non si può non venire".

Quanta Valsassina c’è in Sagra? Non poca anche se potrebbe essere molta di più. Premana è la regina dei luoghi rappresentati, anche storicamente, Celso Fazzini è davvero il veterano perché presente fin dalla pre edizione nel 1965, in contemporanea anche se più giovani con i fratelli Rusconi. Entrambe le famiglie ci vengono E poi ci sono i Gianola, Sanelli, Pomoni. A continuare con le località rappresentaterispondono all’appello d Margno, Taceno, Vendrogno, Introbio, Pasturo, Barzio, Moggio, Cremeno e outsider Ballabio.  E le associazioni: l’Ascom valsassinese, l’Alta Valsassina destinataria dei proventi della lotteria della Sagra per la valorizzazione delle seconde case e per il turismo senza barriere architettoniche, la parrocchia di Barzio che ha potuto vendere i biglietti del concerto di Van De Sfroos del 26 agosto. Ci sono anche i lavoratori, una ventina solo quelli del ristorante più molti altri negli stand. E ancora l’indotto come gli appartamenti affittati a chi viene da fuori proprio per la Sagra, i bed&breakfast e gli alberghi, compresi quelli "senza il bagno in camera", come ha riferito un po’ sorpresa per la cosa una standista.

Ma è vero che molto di più potrebbe essere fatto dal nostro territorio per cogliere i frutti del grande richiamo che la Sagra diffonde nelle aree limitrofe: la Brianza, il monzese, il comasco, la bergamasca, il milanese, il lago, ovviamente Lecco.

Vero: parliamo "dal di dentro", noi di Valsassinanews ci siamo con Radio Sagra e in qualche modo facciamo parte della kermesse, ma è proprio stando lì dieci giorni su dieci, vedendo scorrere persone di tutte le età, ascoltando gli standisti, gli organizzatori, la gente che vi viene (ed è la parte principe di questo evento) che si scoprono aspettative, timori e valenze.

Flash d’immagini. Le ragazze di Pagnona con il loro costume, campanacci del Bimbo (omone alto due) a scandire le ore, giovani donne incinte, Pucci Ceresa con carriola a distribuire e posizionare i cestini dei rifiuti, cani di tutte le età, razza e dimensioni, un furetto a guinzaglio, bimbi incantati di fronte alle marionette. Coppie ai primi approcci, quelle di anziani e quelle di mezzo con il lui o la lei più avanti con le amiche o i nipoti. Coppie a cercarsi perché "disperse".

Dunque la 46a è stata una edizione che graziata dal tempo ha raggiunto ragguardevoli livelli di presenze; il prossimo anno si replica incedendo verso il mezzo secolo. Le date saranno dall’11 al 19 agosto.