Com’era, com’e’/Due cardinali, una fede ma un mezzo di trasporto molto diverso



Nei giorni scorsi, il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano uscente si è recato in Valsassina per l’ultima visita ufficiale in questi luoghi. L’eminente prelato ha percorso le stesse strade che cent’anni fa un altro cardinale, Carlo Andrea Ferrari, arcivescovo di Milano dal 1894 alla morte avvenuta nel 1921, aveva percorso. Nell’occasione (si parla di un secolo fa), il Cardinal Ferrari utilizzò come mezzo di trasporto per recarsi in Alta Valsassina (almeno per qualche tratto di strada) un "veicolo" particolare: l’asino, cosi come viene ritrattato nella foto gentilmente concessa da Marco Sampietro.

Dopo un secolo, un altro cardinale è arrivato in Alta Valsassina impiegando non più un asinello per muoversi da un paese all’altro; Monsignor Tettamanzi, assecondando i tempi che passano, è arrivato in Valle a bordo di una fiammante auto di grossa cilindrata, di colore blu e con i lampeggianti dello stesso colore per segnalare il suo arrivo.

Due cardinali, una stessa fede ma un mezzo di trasporto assai differente. Ci ha incuriosito la vicenda, più che altro per la diversità di strumenti utilizzati delle due eminenze che, a distanza di cent’anni, continuano "con ogni mezzo" a ricordarsi della Valsassina e a trasmettere la fede cattolica ai credenti che li accolgono, oggi come ieri, con gioia e allegria.
 

PRIMI DEL ‘900/IL CARDINAL FERRARI IN GROPPA ALL’ASINELLO

 

2011/IL MEZZO DI TRASPORTO DEL CARDINAL TETTAMANZI  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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