Tartavalle, un primo piccolo passo verso il ritorno all’imbottigliamento?



Uno svincolo idrogeologico chiesto dal presidente della società "Terme di tartavalle SPA" Giuseppe Simioni potrebbe riaprire le porte all’imbottigliamento della storica acqua valsassinese. In particolare nella richiesta appare evidente lo stato di degrado e di abbandono in cui versa la zona su cui sorge la strada che parte dalla sorgente Grotto e giunge sin allo stabilimento vero e proprio. La tubazione preesistente risulta danneggiata irreparabilmente – come si legge nella relazione tecnica dell’ingegner Tommaso Invernizzi – e il progetto prevede la posatura di una nuova condotta sul tracciato della preesistente.

Oltre all’intervento alla tubazione anche tutta l’area interessata verrà bonificata per renderla più accessibile e sicura e per migliorare l’impatto ambientale. Tutti gli interventi previsti non necessitano di autorizzazione ambientale in quanto opere di manutenzione straordinaria atte alla riqualificazione delle terme ormai chiuse e purtroppo in rovina da anni. Esecutrice dei lavori sarà l’impresa edile Pomi Domenico di Taceno.

Dopo anni di parole e pochi fatti "visibili" questa richiesta sembra uno dei primi passi concreti verso la riapertura di un’attività che negli anni di produzione ha valorizzato il nostro territorio e che ha dato ai valsassinesi un’opportunità di impiego – che potrebbe arrivare come una manna dal cielo vista la situazione lavorativa della Valle e nono solo.


Sotto un’immagine tecnica dei lavori alla zona della sorgente

 

 

 

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