Inaugurata la Casa Museo di Moggio



Già da qualche anno gli amici di Premana, due o tre giorni l’anno, regalano uno squarcio di passato per farci rivedere la vita di cent’anni fa. Da oggi anche Moggio avrà una porta che ci permetterà un salto indietro nel tempo, e ripercorrere quelle che erano le nostre usanze dei secoli passati.

La porta temporale è quella di una casa donata anni fa alla Parrocchia da Alfonso Invernizzi detto Fonzo e Maria Moretti, in uno dei vicoli più stretti del paese, nel vecchio nucleo storico, prima di un vecchio portico che una volta sanciva la fine del centro verso l’Agro, dove oggi ha sede il centro sportivo.

Don Agostino maturava da tempo il desiderio di rendere quella casa un piccolo museo, che raccogliesse la tradizione di questo piccolo paese. E nel tempo, grazie alla sua dedizione, ha raccolto sempre più consensi, sempre più collaborazioni, ma soprattutto sempre più donazioni, economiche e materiali.

Così grazie alla preziosa collaborazione di molti volontari oggi si è arrivati all’inaugurazione di questo progetto, la Casa Museo di Moggio, che raccoglie sotto forma di legno, pietra, ferro, la storia di un paese e di una Valle che vivevano nella semplicità, coltivando la terra ed allevando animali.

La porta del tempo ci porta in un piccolo mondo suddiviso in tre piani. All’ingresso, e sul resto del pian terreno, troviamo i vecchi utensili da lavoro.
Al primo piano una parte dedicata al corredo casalingo, dai mobili ai vestiti al letto ed un po’ di arredo. Prosegue sul resto del piano un’altra porzione di casa, la cucina, con stoviglie e tavolo apparecchiato.

Completa il nostro viaggio l’ultimo piano dedicato ai paramenti sacri della parrocchia, oltre a quadri e crocefissi impreziositi da lavorazioni a mano.

Il museo sarà visitabile tutti i giorni in orari limitati per questo periodo estivo, e su prenotazione o in caso di particolari eventi per il periodo invernale.

Dopo questo successo, che ha ricevuto oggi la benedizione di Don Lucio alla presenza del sindaco e dell’amministrazione comunale, don Agostino è già lanciato nel prossimo progetto: costruire la nuova biblioteca, visto che quella attuale fatica a contenere i volumi raccolti in tantissimi anni di attività.

L’idea c’è, lo studio anche, i volontari sono già al lavoro, i libri premono per trovare una nuova casa che li accolga. Manca solo qualche finanziatore, che speriamo arrivi presto.

 

 

 

 

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