‘Bindo Beach’, nuova difesa dei camper



Pubblichiamo la missiva del signor D’Amico, precisando che come testata ci siamo sempre limitati a registrare quanto accaduto, senza commenti o affermazioni "contro". In ogni caso, ecco il testo integrale della lettera giunta alla nostra redazione.

Gentile Direttore,
sono possessore di un camper.
Non nego che per anni ho usufruito dell’area prospiciente il Pioverna durante il fine settimana.
Continuo a leggere sulla testata da Lei diretta che il degrado e lo sporco, sono la conseguenza dell’arrivo dei camper e non solo.

Gli equipaggi dei camper che hanno usufruito dell’area, erano sempre gli stessi e tutti insieme spesso abbiamo provveduto a pulirla poiché è così che siamo fatti.

Sono particolarmente indignato per la continua associazione campeggiatori uguale sporco lasciato. Avete mai provato a fare un’inchiesta seria? A vedere chi veramente lascia quello che dite? O fanno fede le foto ai Grill attaccati ai camper per fare l’associazione sporco/camper?

Chi fa campeggio libero come il sottoscritto, ama la natura e mai e poi mai sporcherebbe i luoghi che adora visitare. Siamo attrezzati di tutto ma non possiamo farci carico della inciviltà degli altri.

Altra considerazione. Con la mia famiglia le volte che siamo stati a Bindo, abbiamo contribuito spendendo quattrini sia presso i bar, sia presso i ristoranti, oltre a comprare prodotti locali.

Da quando con atteggiamento miope, ho letto quanto voi scrivete da circa un anno, ho indirizzato il mio mezzo verso altre zone più ospitali e certamente con molto rimpianto.

Circa un anno fa, proposi addirittura a un vostro assessore, se si potesse usufruire dell’area per un raduno di camper storici, così da far conoscere le bellezze del luogo e dare alla zona visibilità sul nostro portale, uno dei più seguiti del Web. La risposta devo dire era stata accolta favorevolmente ma avendo visto e letto quanto si pensa sui veicoli ricreativi, mi sono tirato indietro.

La pregherei di informarsi, zone come quelle del Friuli, in ogni paese o piccola frazione, danno degli spazi liberi per ospitare camper, in maniera gratuita e tutti, solitamente sono adiacenti il centro storico. Addirittura a Spilinbergo ci si può attaccare alla rete elettrica. Saranno dei pazzi scatenati?

In un periodo di recessione, quello dei veicoli ricreazionali, del turismo itinerante, ecc. è un settore in crescita. Nei Paesi nordici è una cultura assodata da lustri. Qui siamo ancora a non riuscire a capire come potrebbe essere regolamentata un’area come quella di Bindo e come al solito si parla senza una benché minima conoscenza.

Spero voglia pubblicare questa mia mail, su Valsassina News, anche solo per un confronto sereno con chi la pensa in maniera diversa.

Cordiali saluti.
Giuseppe D’Amico

 
SOTTO: "BINDO BEACH", 2010

 

 

 

 

 

 

 

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