E’ oggetto di culto e per molti un cimelio, il calendario annuale illustrato con cordoncino. Quello del 2011 va alle origini dell’Arma, in epoca sabauda, a partire dal 13 luglio 1814 quando il corpo fu presentato ufficialmente. Prosegue poi, mese dopo mese, con una ricostruzione storica che arriva al 1861, l’anno dell’unione d’Italia. E questo parallelo tra i 150 anni della nostra nazione e i quasi 200 del corpo dei Carabinieri (che deve il suo nome all’arma in dotazione nell’800: la carabina) proseguirà nei prossimi calendari fino al 2014.

La presentazione di giovedì si è perciò trasformata quasi in una lezione di storia pre e risorgimentale, condotta con essenzialità dal tenente colonnello Marco Riscaldati.

I carabinieri hanno attraversato tutte le fasi che hanno portato alla nascita dell’Italia unita e il calendario 2011 ne ripercorre numerose tappe. Riscaldati lo ha descritto mese per mese. Sono così uscite notizie sorprendenti, come il fatto che Garibaldi fu il primo a istituire il corpo dei carabinieri in Sicilia.  Ciò comunque non l’esimò di essere arrestato successivamente dagli uomini dell’arma e per più volte a causa dei noti dissidi con il re e Cavour.

Sorprende scoprire che la prima medaglia d’oro al valor militare assegnata a un carabiniere ucciso venne data a una vittima degli insorti che protestavano contro la monarchia e lottavano per la repubblica. Il militare si chiamava Scapaccino. Era il 1834, al ritorno da una semplice missione in cui aveva portato dei messaggi in Alta Savoia trovò la propria caserma occupata dai rivoltosi, i quali al rifiuto di unirsi a loro lo condannarono a morte.
 

Il comandante provinciale dei carabinieri ha concluso la presentazione del calendario sottolineando come per tutti i rappresentanti dell’Arma sia importante non soltanto l’operatività nel servizio, ma pure la preparazione storica e culturale che arricchisce lo spessore personale di ogni singolo carabiniere.