Nella sua relazione, Artusi sottolinea il fatto che si paga di più soprattutto per la raccolta del sacco nero, dunque invita la popolazione, non solo di Primaluna, a fare maggiore attenzione nella differenziazione dei rifiuti. Una corretta diversificazione delle varie frazioni (umido, secco e vetro) diminuisce in maniera esponenziale il numero di sacchi neri e di conseguenza i costi per il trasporto.

 

L’appello lanciato del primo cittadino di Primaluna è sostenuto dell’ultimo rapporto della Silea rispetto alla raccolta differenziata nel paese valsassinese. Nell’analisi merceologica della frazione secca multimateriale (sacco viola) la società lecchese "premia" il comune di Primaluna con voti positivi: visti i risultati, infatti, la presenza di materiale estraneo di scarto nei sacchi viola raccolti in paese risulta essere del 7,27 per cento (nel 2009 era dell’11,09), molto inferiore al tetto stabilito dalla Pronvincia di Lecco che è del 18%.

 

In un sacco "virtuale" viola primalunese di quasi un quintale di peso (campione analizzato 99.30 chilogrammi in un carico di due tonnellate e mezzo), si trovano 6,31 kg. di contenitori per liquidi, 7,45 kg di imballaggi di plastica, 23,56 di carta grafica e 52,89 di cartone, pochissimo alluminio, carta stagnata e tetrapack, e appunto 7,33 chilogrammi di frazione estranea.

 

Tra le "cose" estranee trovate ci sono stracci, giocattoli, ciabatte e guanti, elettrodomestici e pile. 

 

Dunque, Primaluna si conferma un comune riciclone, almeno per questo 2010, avendo migliorato moltissimo dall’ultima rilevazione (novembre 2009) la raccolta differenziata.