Sindaci (tanti), operatori economici (pochi), rappresentanti di varie istituzioni compresa l’amministrazione provinciale: tutti nella sala "Pensa" della Comunità Montana per ragionare sulla situazione e soprattutto il futuro della Sagra delle Sagre. E’ stato un bel dibattito, durato oltre due ore. In sintesi, la Sagra è stata difesa un po’ da tutti, e la parola chiave pronunciata dalla maggior parte degli intervenuti è stata "opportunità".
Certo, i difetti non mancano e le correzioni da apportare ci sono. Ma il valore dell manifestazione agostana non è stato messo in discussione da nessuno. Semmai si è parlato di come migliorarla. Partendo da una serie di nuovi incontri, altri tavoli tecnici periodici già fissati per i prossimi mesi.
Prima novità, della struttura permanente che verrà costruita dalla Comunità Montana dovrebbe già essere pronto presto un primo lotto, dove verranno ospitate le cucine e i servizi permettendo così: "Un abbattimento del 30% dei costi per il noleggio dei capannoni provvisori", un risparmio che potrebbe andare a tutto vantaggio dei soggetti economici valsassinesi interessati a diventare espositori a un prezzo scontato.
Tutti sono rimasti sul solco tracciato da Alberto Denti, presidente della Comunità Montana della Valsassina, aprendo l’incontro: "Non parlo da politico ma da imprenditore – ha esordito – e una straordinaria leva di marketing come la Sagra che attira migliaia di persone in Valsassina, una azienda non la getterebbe mai via" ha
detto. E lì si è seminato, ognuno con i propri distinguo. Il primo frutto? Un tavolo ‘tecnico’ intorno al quale si siedereanno i soggetti interessati, ovviamente la Comunità Montana, l’associazione la Fornace e le associazioni di categoria, ma anche la Provincia e secondo Dadati, assessore provinciale alle attività produttive, anche la Camera di Commercio che riceve fondi dalla Regione. La Valsassina chiama in causa la Provincia per aiutare gli espositori locali nel pagamento dello stand, ma questa si rende disponibile per il coordinamento, però poi se si tratta di rispondere al batter cassa meglio – dice – passare dalle parti della CCIAA.
Il primo obiettivo su cui tutti si sono trovati d’accordo, Egidio Magni presidente della Confcommericio Valsassina l’ha chiamato – proponendolo – ‘commissione’, Denti – accettandolo – ‘tavolo tecnico’, Pucci Ceresa ‘tavolo istituzionale’. Insomma occasioni progettuali per la Sagra futura. Gli appuntamenti proposti da Denti sono tre: uno a fine ottobre, il secondo a fine novembre e poi un terzo. "O da questi momenti esce qualcosa di concreto oppure si continuerà come prima" ha annunciato il presidente della CM, Denti. La filosofia sottostante è quella che ormai viene adottata in Europa per i grandi progetti infrastrutturali, viene detta "progettazione partecipata" e chiama a discutere propositivamente intorno a un tavolo tutti i portatori d’interesse che si devono esprimere entro un determinato termine.
Che la Sagra sia una vetrina e sul breve possa anche svuotare gli esercizi pubblici dei paesi circostanti, come hanno ricordato schiettamente il sindaco di Pasturo Agostoni e quello di Barzio Ferrari, non esclude che sul lungo termine essa costituisca una eccellente opportunità per affezionare alla Valsassina le migliaia di visitatori.
Molto concreto l’intervento di Pucci Ceresa, presidente dell’associazione la Fornace che è il motore organizzativo della Sagra delle Sagre: ha ricordato come una manifestazione come questa abbia esigenze di quadratura del bilancio. Il ristorante? Se c’è una azienda valsassinese o lecchese organizzata per rispondere alla domanda consistente dei visitatori della Sagra ben venga. La presenza di realtà istituzionali o commerciali della Valle sono benvenute ma non si può buttare come delle carte vecchie gli espositori che da anni vengono. "Per loro si tratta di lavoro" ha detto Ceresa. Poi ha raccontato come di occasioni allargate per discutere sulla configurazione della manifestazione ce ne siano state in passato, inviti caduti nel vuoto e andati deserti. Di certo nell’arco dell’anno i rappresentanti degli espositori vengono ascoltati, le new entry – infatti – vengono vagliate e solo se presentano merci di qualità e attrattive per la loro singolarità vengono accettate.
Per gli espositori ha poi parlato il ‘senatore’ Celso Fazzini, premanese creatore del amrchio di coltelli Montana e da 45 anni presente in Sagra. Ha escluso che date diverse dalla prima quindicina di agosto possano essere utili. "O si fa in quel periodo o andrà quasi deserta e la mia azienda di certo non ci parteciperebbe più" – ha affermato, ricordando l’edizione in cui l’anticipazione a luglio si rivelò un flop a tal punto che si dovette riaprire la Sagra a ridosso di ferragosto come era sempre stato.
Ha preso poi la parola Marisa Fondra, sindaco di Taceno che ha apprezzato la Sagra come leva di promozione e ha parlato dei prodotti tipici sì della Valle, ma non comunemente esposti, citando ad esempio le flange.
Infine si è espresso Riccardo Benedetti, direttore della sagra dal 1992. Con un intervento di cuore ha puntualizzato tutte le volte che le aziende valsassinesi sono state invitate e non hanno risposto. Lui valsassinese doc, che è stato anche a Firenze, Milano e altre città vorrebbe che qui in Valle si guardassero le cose "dall’alto invece che sempre dal basso", magari pensando a una Sagra tutto l’anno. Ossia a destinare una parte degli introiti della manifestazione estiva a sostegno di altre occasioni promozionali in diverse stagioni. Per la ristorazione ci starebbe il coinvolgimento della scuola alberghiera di Casrgo, ma per arrivarci ci vorrebbe uno sforzo concreto da parte di tutti. Per Benedetti si tratta di un sogno, putroppo ancora nel cassetto. Sulla conposizione dei frequentatori, il direttore della Sagra ha rivelato che l’80% dei visiatori vengon da ‘fuori’ e il 10% addirittura sono nuove presenze. Insomma una vetrina ampia per il nostro territorio.
Silvano Bertoldini, in veste di assessore alle attività produttive della Comunità Montana e non di sindaco di Premana ha suggerito ai diversi Comuni di presentarsi in Sagra con pacchetti turistici per approfittare appunto della grande vetrina che essa offre.
Alla riunione erano presenti anche il sindaco di Barzio Andrea Ferrari, convinto della necessita di passare la manifestazione a giugno, ma comunque sicuro della sua validità promozionale, il sindaco di Margno Massimiliano Malugani, quello di Moggio Graziano Combi, il pirmo cittadino di Primaluna Mauro Artusi e di Morterone Antonella Invernizzi.
Sotto un breve intervento del presidente della Comunità Montana Alberto Denti