ALPINISTA DI MANDELLO PRECIPITA PER 200 METRI SUL GRIGNONE



Sul posto è giunto un elicottero del 118, proveniente da Como (quello di Lecco era impegnato nella zona del Monte Barro, dove è avvenuta un’altra disgrazia: recuperato il corpo senza vita del milanese disperso da sabato). I soccorritori hanno potuto solamente caricare sul mezzo aereo la salma dello sfortunato alpinista di Mandello caduto in montagna, levandosi poi in volo da Primaluna e portando la salma alla camera mortuaria..

La tragedia è avvenuta prima delle dieci ai piedi della "Fasana" (>>> foto a destra), la grande parete Nord-Est del Pizzo della Pieve dove erano impegnati in invernale tre scalatori: vicino a quello deceduto ce n’erano altri due, di Perledo e Dervio, rimasti a quanto pare illesi. Uno di loro sarebbe un volontario del Soccorso Alpino di Dervio. I tre si erano incontrati poco prima; l’allarme è scattato quando proprio questi ultimi alpinisti hanno visto volare l’uomo per circa duecento metri.
 
La Fasana è la maggiore parete per estensione della Grigna Settentrionale, circa 800 metri di salita, visibili chiaramente dalla zona centrale della Valle e in particolare da Primaluna.

La vittima, Marco Invernizzi, noto nell’ambiente come "Ciccio", era un alpinista abbastanza esperto. Sposato, nella vita faceva il fiorista. Stava attaccando una via considerata alla sua portata quando, slegato, è scivolato sul ghiaccio di un sentiero, precipitando per duecento metri. I testimoni del fatto sono rimasti scioccati, avendolo visto letteralmente "volare via".

Foto a destra: la "Fasana" (da www.intotherocks.splinder.com)
Sotto, video: l’elicottero recupera la salma a Primaluna

Un’altra immagine della parete "Fasana", tratta da www.hikr.org

 

 

 

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