Santa Maria Maddalena, le origini del culto e del mistero



Maria Maddalena è menzionata, tanto nel Nuovo Testamento canonico come in vari Vangeli Apocrifi, come una distinta discepola di Gesù di Nazaret. È considerata Santa dalla Chiesa Cattolica, dalla Chiesa Ortodossa e dalla Confessione Anglicana, che celebrano la sua festività il 22 di Luglio o, come Prato S.Pietro e molte altre parrocchie il week-end più vicino alla festività. Riveste una speciale importanza per le correnti gnostiche del cristianesimo. Il suo nome fa riferimento al suo luogo di provenienza: Maria di Magdala, località situata nella costa occidentale del lago di Tiberiade.

L’identità di Maria Maddalena  “la donna che fu una peccatrice” fu stabilita in un sermone che il Papa Gregorio diede nell’anno 591, nel quale disse: “Ella, la quale Luca chiama la donna peccatrice, la quale Giuseppe chiama Maria di Betania, Maria da cui sette demoni furono espulsi secondo Marco”. Questo è il sermone che ha prodotto il legame storico di Maria Maddalena con quelle fatali parole che l’hanno condannata per molti anni ad essere la “peccatrice”. In almeno due dei testi gnostici copti ritrovati a Nag Hammadi, il Vangelo di Tommaso ed il Vangelo di Filippo, Maria Maddalena appare menzionata come discepola vicina a Gesù, in relazione tanto stretta quanto gli Apostoli.

Da secoli, è costume di molti Cristiani e non durante la celebrazione Pasquale dipingene uova, una tradizione riguardante Maria Maddalena dice che dopo la morte e resurrezione di Gesù Cristo, usò la sua posizione per ottenere un invito a un banchetto dato dall’imperatore Tiberio. Quando lei lo incontrò, teneva un uovo puro nelle sue mani e esclamò "Cristo è risorto!" Tiberio rise, e disse che la resurrezione di Gesù Cristo dalla morte era probabile quanto l’uovo nella sua mano diventasse rosso mentre lo teneva. Prima che finisse di parlare, l’uovo nella sua mano diventò rosso.

La tradizione gnostica ed esoterica dice che Maria Maddalena sarebbe stata la moglie, la compagna sentimentale, di Gesù di Nazaret, oltre che la depositaria di una tradizione cristiana di segno femminista che sarebbe stata accuratamente occultata dalla Chiesa Cattolica. Posteriormente queste idee sono state sfruttate da vari autori di  come Peter Berling (I figli del Graal), e Dan Brown (Il codice Da Vinci, 2003), teoria basata anche sul sospetto che Leonardo nell’ultima cena abbia dipindo Maria Maddalena al fianco di Gesù.

Secondo tale ipotesi, che vuole dare un significato esoterico al dipinto, il discepolo alla destra di Gesù Cristo sarebbe da interpretare, complici i tratti femminei del volto, come una donna, con cui Leonardo avrebbe voluto rappresentare Maria Maddalena. Nella narrazione alcuni particolari dell’affresco, quali l’opposta colorazione degli abiti di Gesù e della presunta Maria Maddalena, l’assenza dell’unico calice citato nel Nuovo Testamento (tutti i commensali, compreso Gesù Cristo, hanno un piccolo bicchiere di vetro senza stelo), la mano posata sul collo della presunta donna come per tagliarle la gola e infine la presenza di un braccio con la mano che impugna un coltello e che si dice non appartenga ad alcun soggetto ritratto nel quadro, sono utilizzati per cercare di dimostrare che Maria Maddalena fosse la possibile amante di Gesù, un’ipotesi respinta dalla Chiesa, in quanto sminuente della divinità di Gesù.

Un culto misterioso e antico che anche quest’anno torna a Prato San Pietro per la tradizionale festa.
 

Sotto l’Ultima Cena, capolavoro di Leonardo che ha riacceso il mistero sulla Maddalena.

 

 

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