CREMENO – “Serve un po’ di buon senso”, questa l’appello della lettera che riproponiamo. Con l’introduzione della Tasi le tasse comunali del cittadino sono aumentate del 60%. “Ok, non vivo in un appartamento – spiega – ma pago le tasse come per dieci appartamenti”.
Inoltre l’autore non cela il fastidio al momento di confrontarsi con gli uffici comunali: oltre a esser stato frettolosamente liquidato, le spiegazioni ricevute erano inesatte.
Di seguito, in forma integrale, la lettera.
Gentile redazione di Valsassina News,
Vivo a Cremeno in una casa di un centinaio d’anni classificata al catasto in A8, e quindi soggetta sia a imu che a tasi, con una rendita catastale elevata poiché determinata molti anni fa, a differenza di molte altre case più recenti dal comfort sicuramente migliore ma dalla rendita nettamente inferiore e quasi sempre classificate in A7 e quindi senza imu (ho fatto una ricerca tra le case in vendita nella zona rimanendo sorpreso nella quasi totalità dei casi). Quando è stata classificata in A8 le cose erano decisamente diverse e, regolamento alla mano, non ha le caratteristiche di pregio ma un paio di anni fa lo Stato ha deciso a tappeto che A8 = lusso con quel che ne consegue.
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Lo scorso anno è stata introdotta la tasi per sopperire alla cancellazione dell’imu per le abitazioni principali ma per le abitazioni in A8 l’imu è rimasta.
Già pagavo un conto salato per l’imu, la tasi ha introdotto un sostanziale aumento intorno al 60%!!!
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Quest’anno ho chiamato il comune spiegando la situazione e invocando un pò di buon senso là dove non negli anni non l’ha avuto il catasto, perché ritengo che l’importo imu da solo vada oltre il ragionevole limite. La percezione è quella di essere stato liquidato un po’ frettolosamente con la spiegazione che l’aliquota tasi del 2,5% è la stessa per tutte le abitazioni principali e che quella imu del 3,5% non può essere abbassata.
Mi sono documentato: non solo l’aliquota tasi per le case in A8 può essere diversa da quelle delle abitazioni principali nelle altre categorie catastali, ma può anche essere eliminata come fatto da alcuni comuni… e l’imu può scendere sotto il 3,5%.
Unico vincolo è che la somma delle due non superi il 6% e, guarda caso, 2,5+3,5=6 ovvero il massimo applicabile.
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Ho scritto al comune esponendo il tutto perchè ritengo che sia corretto equilibrare un pò le cose invece che applicare semplicemente il regolamento cercando di spremere il più possibile, e in fondo stiamo parlando di una manciata di case in A8 nella mia stessa situazione che, come detto, pagano già pesantemente con la sola imu.
Mi hanno risposto che avrebbero inoltrato la mia email per le dovute considerazioni… silenzio totale e sul sito son comparse le aliquote che, come detto, sono del 2,5% e del 3,5%.
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Ok non vivo in un appartamento, ma pago tasse come per una decina di appartamenti anche se casa mia non è da considerarsi tale.
II comune si definisce virtuoso e bloccato dal patto di stabilità che non gli permette di utilizzare tutto il ricavato delle tasse, ma se è così virtuoso forse, basandosi sull’anno precedente, può cavarsela con un minor introito invece che prelevare e poi accantonare senza possibilità di usare tutto il ricavato. Quest’ultimo è un ragionamento da comune cittadino che poco sa di patto di stabilità e tutto quello che ne consegue, ma che si ritrova a pagare un conto salato con la netta sensazione che il ragionamento sia A8 = lusso = paga di più anche se già pagavi parecchio.
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Ma la cosa che forse mi ha dato più fastidio è stata la sufficienza con cui mi son sentito trattato e le informazioni inesatte che mi son state fornite… un modo frettoloso di liquidarmi o, cosa peggiore, erano davvero convinti dell’esattezza di quel che mi stavano dicendo?
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Questo è quanto, so che gran parte degli introiti sono destinati a Roma, quel che chiedo è solo un pò di buon senso perché è giusto pagare le tasse ma in maniera più equilibrata e il comune può e deve essere più equo.
Buona giornata!
Lettera firmata
LETTERE A VALSASSINANEWS:
IMU ”EXTRA” IN ALTOPIANO,
CARROPONTE SULLA CICLABILE