CREMENO – Non tarda ad arrivare riscontro alla lettera pubblicata poche ore fa che lamentava le scelte del comune di Cremeno in fatto di Imu e Tasi. Ad intervenire è la stessa amministrazione comunale: riconoscendo la necessità di “aliquote alte in generale”, e ricordando il principio costituzionale della “gradualità delle imposte”, si sottolinea come un appartamento registrato come seconda casa sia comunque più costoso di una villa adibita a prima casa.
Entrando in tema l’assessore competente cita anche l’esistenza di tante “false residenze”, forma di “elusione mascherata” contro la quale il comune si sta muovendo.
Buongiorno
In merito alla Lettera Pubblicata sul Vs. pregiato Giornale, è doveroso sottolineare che il Lettore in questione possiede una Villa di tipo A8 (Villa di Lusso come da Catasto Attuale).
Lo stesso paga globalmente, come Residente, una somma di Imposte pari al 6 per cento della rendita.
Purtroppo nostro malgrado, per un appartamento seconda casa (magari dato in “comodato” ad un figlio gratuitamente) un cittadino paga il 9.1 per cento, ben più del 6 per cento.
Ci sembra quindi corretto per equità (così come evidenziato da parte dal Vs. lettore), che chi risulti proprietario di beni immobili di valore come il caso di specie, debba pagare qualcosa in più, in linea con la Costituzione che prevede una gradualità dell’imposizione fiscale.
Ciò nonostante, ribadiamo quanto già detto: le aliquote sono alte in generale e non sostenibili sul medio/lungo termine.
Nel contempo, sottolineiamo, ci sono purtroppo ancora molte “false residenze” ossia di cittadini che risiedono altrove ma si intestano di immobili o li intestano a famigliari per pagare meno imposte. Anche questa è elusione mascherata.
Non sappiamo se questo cittadino rientri in questa categoria, ma sarà comunque valutato dagli uffici competenti come tutte le residenze recentemente rilasciate.
In merito al commento sul Bilancio 2014, facciamo presente che i bilanci pubblici sono soggetti anche a saldi intermedi che devono pareggiare, che spesso richiedono avanzi finali complessivi non utilizzabili, necessari per gestire i flussi di cassa per le spese ordinarie e quelle capitali e per rispettare i vincoli di finanza pubblica; questo è il caso di Cremeno.
Restiamo comunque a disposizione del cittadino nel caso volesse maggiori informazioni in merito.
L’Amministrazione Comunale di Cremeno
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