LE MANI DI “MAFIA CAPITALE” A CREMENO? IL SENATORE ARRIGONI INTERROGA IL MINISTRO ALFANO



ROMA – Questa mattina, lunedì 22 giugno, il senatore della Lega Nord Paolo Arrigoni ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno Angelino Alfano in merito alla cooperativa Domus Caritatis che gestisce, tra gli altri, anche i profughi presenti a Cremeno.

Le indagini condotte nel contesto dell’inchiesta denominata Mafia Capitale sulla cooperativa hanno infatti portato all’arresto del vicepresidente, Tiziano Zuccolo, attualmente ai domiciliari. In considerazione del coinvolgimento della Domus Caritatis nell’inchiesta romana e dell’arresto di Zuccolo, “esigenze inderogabili di trasparenza e moralità imporrebbero di revocare o, quanto meno, sospendere provvisoriamente la concessione alla Domus Caritatis della gestione della struttura di accoglienza in frazione Maggio di Cremeno in Valsassina”, ha evidenziato Arrigoni ad Alfano.

Il senatore del Carroccio ha quindi chiesto al titolare del Viminale “se siano state attivate o meno le procedure di revoca dell’appalto, ovvero se si ritengano o meno sussistere le condizioni per l’immediata revoca e il conseguente immediato ricollocamento degli immigrati presenti in strutture fuori dai confini della provincia di Lecco”. Il tutto anche alla luce delle numerose sottoscrizioni alla petizione d’iniziativa popolare con la quale i valsassinesi hanno chiesto che non vengano inviati a Cremeno altri profughi e che parte dei presenti venga ricollocata in strutture non valsassinesi.

arrigoni-paoloArrigoni ha quindi ricordato ad Alfano la situazione in Valsassina: “A Maggio di Cremeno da quasi un anno vengono ospitati circa 120 presunti profughi con una popolazione residente di circa 500 persone. E’ una concentrazione totalmente squilibrata, sulla quale avevo già richiamato l’attenzione di Alfano con un’apposita interrogazione il 3 giugno scorso, per la quale sono ancora in attesa di una risposta. I cittadini lamentano disagi in conseguenza dell’abitudine, presa dai nuovi arrivati, di bivaccare in paese a ogni ora del giorno e della notte, ed inquietudini  crescenti per alcuni casi di molestia denunciati dalle donne locali”.

Infine una considerazione generale: “Si moltiplicano gli indizi che puntano nella direzione dell’esistenza di un sistema poco trasparente di gestione dell’emergenza migratoria. Sembrerebbe, in particolare, che l’accoglienza dei migranti clandestini sia al centro di una spartizione politica fifty-fifty, tra cooperative bianche e rosse, dei finanziamenti elargiti dallo Stato per far fronte all’esigenza di dare una sistemazione più o meno temporanea a chi arriva illegalmente sul suolo nazionale. Insomma una gestione all’insegna di troppi lati oscuri che da Roma sta intaccando anche altri parti d’Italia, non ultimo il nostro territorio, che la Lega Nord va denunciando da tempo”,  ha concluso Arrigoni nell’interrogazione odierna.

 

 

 

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