PRESEPI VIVENTI E RE MAGI: TRADIZIONE MA ANCHE TANTA FEDE IN VALSASSINA



Tante iniziative hanno caratterizzato l’Epifania e la vigilia in Valsassina. Dei momenti emozionanti per residenti e turisti, che nascono dalla collaborazione delle parrocchie, degli oratori e delle tante associazioni che operano per coinvolgere il più possibile la gente dei vari paesi: dagli adulti ai bambini. La preparazione di questi eventi ha comportato un intenso lavoro, tanto tempo, molte persone da coinvolgere, autorizzazioni da chiedere, denaro investito.

Quello che ha più colpito è stata la volontà di non perdere la fede, che si tramanda proprio e anche nelle tradizioni. Il Presepe Vivente con i suoi immancabili tre Re Magi con chi si offre ad impersonare i vari ruoli, non può non far pensare che  per i cristiani, questo è la rievocazione artistica del più grande avvenimento della storia: la nascita – a Betlemme, in Palestina, sotto il dominio romano dell’imperatore Augusto – di Gesù, il Salvatore del mondo, Dio che si è fatto uomo ed è venuto ad abitare fra noi.

“Mettere in gioco se stessi” come figuranti più o meno protagonisti, consapevolmente o no, ripropone visivamente importanti valori morali dell’umanesimo cristiano: la sacralità della vita umana nascente, della maternità della donna e della famiglia fondata sul matrimonio; la pari dignità di figli di Dio delle persone umili, i pastori, chiamati per primi ad incontrare Gesù bambino e a ricevere il suo annuncio di salvezza; la generosità nell’aiutare chi è nel bisogno, come virtù anche dei poveri; la pace e la pacifica convivenza fra popoli diversi (nell’annuncio degli angeli “Pace in terra agli uomini di buona volontà”); l’accettazione dei doni portati dai rappresentanti di altri popoli e culture (i Magi venuti dall’Oriente); il rispetto e l’amore per la natura creata da Dio (il cielo stellato, la campagna, le montagne, i corsi d’acqua raffigurati nel presepe) e per gli animali, chiamati anche loro (il bue, l’asinello, le pecorelle) a popolare la scena della Natività, per riscaldare con il fiato il Bambinello e fargli compagnia.

Una fede, che è ancora viva e vitale in una Valle dalle tante chiese e, anche se la secolarizzazione e il relativismo si fanno non poco sentire soprattutto negli under 50, il bel Presepe dei bambini di Margno, l’intenso sguardo di Giuseppe nella foto,  fanno ben sperare nel futuro di una Valsassina che non vuole perdere la sua identità cristiana.

Giacomo Piazza

 

 

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