CASARGO – Essendo solo al terzo anno di vita, si tratta ancora di una “prevendemmia“, del tutto sperimentale. Così viene definito il raccolto 2015 della vigna impiantata ad Indovero dall’appassionato Marino Citterio col supporto della sua famiglia. Ecco qualche dettaglio in più sulla sperimentazione che – ovvio – vedrà i primi risultati effettivi solo tra qualche anno: “Abbiamo vinificato più che altro per sfizio, il vino ottenuto da viti così giovani può solo evolversi in meglio per i prossimi anni, man mano che la vite diventa adulta. Ci piace pensare che è come un bambino che ha appena imparato a camminare e che da qui in avanti andrà sempre meglio“.
È comunque un vino rosso, quello contenuto nelle prime 169 bottiglie “di prova”. Pur trattandosi di un esperimento, che sensazioni ha dato la primissima valutazione in bicchiere? “Le caratteristiche del terreno, ma soprattutto l’altitudine hanno dato una bella impronta, il colore rosso intenso, molta freschezza e una leggera balsamicità” riferiscono i Citterio.
Il loro prodotto non è ancora in vendita, ma le prenotazioni del “vino dell’Alta Valle” già fioccano.