‘DIRITTI’ SULLA GRIGNA? IL TITOLARE DI MEZZA MONTAGNA CONTESTA LA LETTERA DI IERI: “NON M’INTERESSA SE E A QUANTO QUELLO AFFITTA CASA SUA”



Egr Direttore,

al sottoscritto sembra doveroso dover dare un debito riscontro a contenuto di cui alla lettera aperta qui in oggetto, e ciò in risposta in particolare ad un immotivato e non legittimo “sdegno” quale sembra essere stato espresso dal Lettore tra l’altro come un quasi ” comune sentire”, e ciò sebbene detto Lettore abbia preferito (guarda caso come normalmente succede) esprimersi chiedendo a Vostra redazione di restare in ogni caso nell’anonimato.


Occorre risalire a un periodo storico ormai lontano, ovvero all’inizio del 1800, per comprendere le ragioni e le motivazioni per le quali la maggior parte dei terreni, o meglio quasi l’intero territorio del Comune di Pasturo non è pubblico (alias patrimonio del Comune o demaniale) ma privato o meglio – utilizzando giustamente il plurale – in titolarità dei privati, tra l’altro per buona parte non più forse Pasturesi di origine  (su tale circostanza storica e storicizzata il Lettore potrà trovare con facilità i debiti riscontri anche letterari).

E certamente, come ovvio che sia, l’Istituzione di un Parco Regionale – quale quello della Grigna Settentrionale – non trasforma ne può trasformare delle proprietà private in proprietà pubbliche ne legittimare l’intromissione altrui, pubblica o privata che sia, nella gestione privatistica di dette proprietà, al di fuori di far valere da parte della P.A o di certi Enti, quale l’Ente Parco, l’osservanza di certi vincoli, ma il tutto possibilmente, come ci si auspica, con un attenzione  da parte di quest’ultimi, per ogni opportunità/iniziativa, turistico/recettiva, ma anche economica, che, nel rispetto e salvaguardia dell’ambiente, si muova nel segno di una migliore valorizzazione di un intero territorio  di “assoluto pregio” e nell’alveolo di una vocazione turistico che da sempre contraddistingue il territorio specie Valsassinese, proprio per la peculiarità e bellezza naturalistica di certe montagne/vette che lo contraddistingue e ne fa un “unicum” in Lombardia.

Proprio in tal senso e con detto spirito, vorrei chiarire al Lettore (che si è probabilmente posto a voce di un “sentir comune” tuttavia, cosi come espresso, ” di poco spessore e superficiale” per dubitativi manifestati) i termini dell’accordo/concessione intervenuto tra il sottoscritto e la Film Commission, al fine di tranquillizzarlo ove possibile, invitandolo però, con cortesia, ad evitare, in caso voglia nuovamente esprimere ulteriormente certi legittimi (se però ben posti !!!) dubitativi, di coinvolgere/richiamare i Pasturesi in maniera, per quanto già sopra riferito, indebitamente ironica riferendosi a loro con certe affermazioni quali “primogenitura dei Pasturesi”.

Orbene il tutto (accordo richiamato dal Lettore) e’ derivato dalla richiesta dell’amico sig. Paolo Cagnotto nell’indicata sua qualità di Presidente della associazione culturale no profit denominata Film Commission. Il sig. Cagnotto ha presentato al sottoscritto la realtà di detta associazione e in particolare gli scopi/finalità sociali/statutari cui è diretta l’attività di detta associazione, ove tra l’altro ed in particolare è previsto l’intendimento di  promuovere il territorio Lecchese/Valsassinese, sue peculiarità/eccellenze, dal punto di vista storico, artistico, culturale ma anche ambientale, attraverso la possibile promozione, di parti e/o location in essi presenti, quali possibili  set per film cinematografici ?/fiction ed altre produzioni televisive/cinematografiche, nazionali ed internazionali.

GRIGNA AREE MAZZOLENI

Scopo sociale (in particolare quello diretto e/o indiretto della promozione, specie, in conoscibilità dei Nostri territori, delle loro bellezze naturalistiche/ambientali) che il sottoscritto ha ritenuto  senz’altro meritevole di attenzione, con riguardo ad una possibile utilizzabilità dell’altopiano, denominato Alpe di Campione, di vasta dimensione, costituente un ampio versante – parte alta lato Valsassinese  – della Grignetta o Grigna Meridionale, stante in particolar modo la natura del richiedente (come già richiamato associazione non riconosciuta senza scopo di lucro, presente sul territorio Valsassinese/Lecchese, e rappresentata/diretta/gestita, tra altri, proprio da Valsassinesi, come lo è il sottoscritto).

Per cui, nella propria piena legittimità di meglio valorizzare direttamente la propria proprietà privata, ed indirettamente il Nostro territorio Valsassinese e Sue peculiarità orografiche/ambientali – ove mai fosse di interesse per qualche casa/gruppo cinematografico/televisivo prendere in “uso” detta proprietà per realizzare una propria produzione/prodotto televisivo/cinematografico – il sottoscritto ha ritenuto anche meritevole accogliere la richiesta di concedere – in esclusiva – a detta associazione di promuovere momentaneamente detto proprio altopiano denominato “Alpe di Campione” per dette ricercate finalità, al contempo permettendo anche indirettamente a detta associazione, nel aver comunque a disposizione una realtà sicuramente “particolare e diversa” rispetto a possibili classiche location, di avere un’opportunità in più di addivenire al raggiungimento della propria missione associativa.

Se il Lettore poi “permette”, credo che gli eventuali accordi con dette possibili case/gruppi cinematografici/televisivi – qualora dovessero manifestare (canalizzati dalla detta Associazione) un interesse a prendere in uso, utilizzare/sfruttare  la propria proprietà privata –  non siano, ne debbano essere di interesse di quest’ultimo, o di un richiamato interesse generale-pubblico di conoscenza, specie sotto l’eventuale profilo economico, così come non è – e non può essere – in legittimità ed interesse del sottoscritto conoscere se il Lettore affitta o meno la Sua casa/proprietà ed a “quanto” l’affitta !!!

Nella propria qualità di proprietario dell’area interessata, di “Pasturese” e Valsassinese, nonché  quale ex amministratore locale, tanto ho ritenuto debito rispondere a fronte della invocata richiesta di “far chiarezza” in questa che definisco da una parte una “normale” vicenda/opportunità di possibile valorizzazione di una proprietà privata, alla luce delle caratteristiche della stessa, ma dall’altra un’opportunità in più per una associazione culturale di portare, attraverso il raggiungimento dei propri scopi sociali,  un indiretto ma altrettanto concreto ed oggettivo beneficio in “termini di collettività territoriale”, tramite una particolare veicolazione  dell’immagine/conoscibilità dei Nostri territori, delle Nostre montagne, di specifici luoghi (a volte e tutt’ora ancora poco conosciuti/apprezzati fuori da un certo interland territoriale locale), delle loro peculiarità culturali, storiche ed ambientali, il tutto in un’ottica sempre di maggior valorizzazione/promozione turistica-recettiva del territorio nel suo complesso, che in ogni caso – faccio presente al Lettore – è anche uno degli obbiettivi/scopi principali dell’attuata istituzione del Parco della Grigna Settentrionale e in generale dell’istituzione di qualsiasi Parco, in zone di pregio.

Avv. Massimo Mazzoleni

 

 

 

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