INTROBIO – Chiesa piena come nelle grandi occasioni ieri sera a Introbio per il concerto organizzato nell’ambito del gemellaggio con La Roche Vineuse. Capita raramente di vedere occupati tutti i posti a sedere e tanta gente in piedi, ma così è stato; e lo spettacolo messo in scena ha ampiamente giustificato l’affluenza e soddisfatto le attese.

I primi a salire sul proscenio sono stati i “padroni di casa”, ossia i cantori della Schola Cantorum S. Antonio Abate di Introbio che hanno eseguito una serie di brani sacri di ogni tempo e di autori diversi sotto la guida esperta di Maria Grazia Riva.

C’era molta attesa per la prima uscita ufficiale dei Piccoli Cantori Valsassinesi, il coro formatosi alle scuole medie di Introbio a seguito dell’introduzione del potenziamento dell’educazione musicale voluto dalla recente riforma; molti gli insegnanti dell’istituto comprensivo San Giovanni Bosco di Cremeno accorsi ad assistere, e particolarmente importante è stata la presenza del Dirigente Scolastico, Prof. Giampiero Grasso. Superato la comprensibile emozione iniziale, i giovani coristi hanno catturato l’attenzione della platea eseguendo il loro programma dimostrando, nonostante i pochi mesi di studio, di avere le doti per diventare un punto di riferimento per la Valsassina.

Al termine della loro esibizione (culminata con l’esecuzione di “Vois sur ton chemin”, tratto dal film “Les Choristes”) il pubblico era decisamente più emozionato di loro e si è sciolto in un applauso lunghissimo, accomunando coristi e la loro insegnante/maestra Anna Vascakova.

E’ stata poi la volta del coro femminile Carmina Mea (anch’esso diretto da Anna Vascakova) ad eseguire il proprio programma accostando brani sacri e tradizionali ed omaggiando i gemelli francesi con una delle loro canzoni più conosciute “La haut sur la montagne” che gli stessi francesi hanno cantato (sia pure a bassa voce) assieme alle coriste.

I tre cori si sono poi riuniti per eseguire “Amen” di O’Brien Docker e “Halleluja” di Leonard Cohen sotto la direzione del M° Vascakova coinvolgendo anche tutto il pubblico nel canto. Il pubblico si è lasciato volentieri trascinare e alla fine si può ben dire che tutti i presenti abbiano dato il loro contributo al successo della serata sottolineato dalle belle e profonde parole di Yannick Scavardo, presidente del comitato gemellaggi di La Roche Vineuse rivolte soprattutto ai più giovani perché sappiano promuovere i valori della fratellanza e dell’amicizia fra i popoli.

Foto courtesy Gerry Calvanese